Diffamazione a mezzo stampa

 

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IL giornalista, per un suo pezzo, può rischiare grosso. Se una persona, un’impresa, un’istituzione SI SENTONO OFFESE o diffamate da questo resoconto giornalistico, reagiranno anche energicamente. Possono portare il cronista, il direttore responsabile della testata e l’editore davanti al Tribunale penale attraverso lo strumento della querela. Più probabilmente, li porteranno davanti al Tribunale civile con una richiesta di RISARCIMENTO DEL DANNO. E le condanne possono essere molto pesanti e dolorose, soprattutto per i giornalisti precari, per i semplici collaboratori. Per questo, il cronista farà bene a mettere in campo UNA SERIE DI CONTROMISURE per evitare di incappare in querele e citazioni, per raggiungere l’assoluzione nel caso sia bersaglio di un processo. E i criteri chiave, alla fine, sono tre. Bisogna scrivere nell’interesse della collettività, con modalità espressive prudenti e – soprattutto – BISOGNA SCRIVERE LA VERITA’. Già, la verità… Ma come si fa a realizzare una ricostruzione veritiera di un evento?

* (Brani musicali. Pixabay,
licenza Jamendo dell’autore)


SENTENZA. FIAT-FORMIGLI (Cassazione)
FILM. UNA VITA DIFFICILE (Risi-Sordi)
LIBRI. BIBLIOTECA ELETTROGADGET
SITO.
QUERELATI.IT